Quando visitiamo Venezia non possiamo non soffermarci sulla ricca tradizione artigianale della città.

D'altro canto, questo luogo è ricco di storia e usanze secolari, tra cui annoveriamo un patrimonio di saperi e mestieri antichissimi, alcuni di essi tramandati di generazione in generazione fino a oggi.

Oggi le molteplici forme in cui si è sviluppato l'artigianato a Venezia rischiano di scomparire, ma il loro fascino resta certamente intatto.

Scopriamo insieme la storia e i segreti dell’antico artigianato veneziano.

Artigianato a Venezia: una tradizione secolare

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Quali arti e mestieri ci sovvengono alla mente quando pensiamo all'artigianato a Venezia?

Sicuramente il fascino delle maschere e il mistero del Carnevale, indissolubilmente legati all'arte dei mascareri. Oppure l'elegante e fragile vetro soffiato, famoso in tutto il mondo per la sua bellezza.

Oppure, per spostare la nostra attenzione verso oggetti ben più grandi, potremmo pensare al simbolo stesso della città, la gondola, anch'essa frutto della maestria di una particolare forma di artigianato veneziano.

Scopri, dunque, le arti e i mestieri che hanno contribuito a plasmare nei secoli l'immagine tradizionale di Venezia.

Artigianato a Venezia: l'arte dei mascareri

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Il mestiere dei Mascareri, gli artigiani delle maschere, è nato ben prima di diventare il mestiere simbolo del Carnevale, all'incirca nel XIII secolo. Solo successivamente la loro maestria è divenuta il simbolo della festa più accesa del calendario veneziano.

Nel Quattrocento, anzi, i mascareri sono divenuti così importanti da dotarsi di una propria Mariegola, ovvero di uno Statuto, che è oggi conservato presso l'Archivio di Stato.

La cosa interessante è che, durante l'epoca d'oro, di mascareri a Venezia ve ne erano solo una trentina, con soltanto 12 botteghe artigiane.

I Mascareri sono anche oggi altamente specializzati nell'arte della scultura, della pittura, della decorazione e della modellatura di materiali come il cartapesta, la tela, l'argilla.

La preparazione per il Carnevale di Venezia inizia diversi mesi prima della festa, con i Mascareri che si impegnano nella progettazione e nella produzione delle maschere e dei costumi. Ogni maschera è realizzata a mano e richiede ore di lavoro per essere completata.

Si parte da una bozza in argilla per poi andare a creare il calco in gesso e, da lì, la gomma lacca e infine la decorazione.

Gli squeraroli e i remeri

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Squeraroli e remeri sono gli artigiani che plasmano sapientemente tutto ciò che ha a che vedere con il mondo della laguna veneta.

Gli Squeraroli, infatti, sono i maestri nella costruzione e nella riparazione delle imbarcazioni a remi veneziane, tra cui le famose gondole.

Il loro lavoro richiede abilità manuali e conoscenze tecniche specializzate per garantire la perfetta simmetria e stabilità delle imbarcazioni.

E i Remeri? Si tratta degli artigiani che creavano, da piccoli pezzi di legno, i remi e le forcole. Si tratta di un lavoro molto delicato in cui non solo si deve capire la necessità del cliente che si ha davanti (ci sono infatti diversi stili, modi e tecniche per vogare), ma anche la necessità del legno, le sue venature e la sua sostanza.

Di Squeri, ovvero i piccoli cantieri navali, ne sono rimasti ben pochi nel centro storico della città, ma in alcuni è ancora possibile assistere a una piccola parte del processo di creazione di un'imbarcazione.

I mastri vetrai

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Se parliamo di artigianato a Venezia, non possiamo non evocare nella nostra mente le immagini delle fornaci dell’isola di Murano e degli splendidi oggetti in vetro che troviamo per le vie della città.

L'arte del vetro di Murano ha radici antiche che risalgono addirittura all'epoca delle invasioni barbariche nel Veneto, subito dopo la caduta dell'impero romano.

Se un tempo le fornaci si trovavano tutte nel nucleo originario della città, nella zona di Rialto, ben presto sono state spostate a Murano, dove rimangono tuttora. Questo spostamento ha permesso che l'arte del vetro e i suoi segreti rimanessero custoditi in città, ma anche di studiare e approfondire sempre più la tecnica, realizzando forme e decorazioni sempre più complesse.

La maestria degli artigiani veneziani era divenuta così nota in Europa che i mastri vetrai più abili venivano chiamati a realizzare oggetti d'arte, specchi e lampadari per le più grandi regge del continente.

Oggi, l'artigianato del vetro veneziano è ancora molto richiesto da turisti provenienti da ogni angolo del pianeta. Tra le tecniche utilizzate annoveriamo senz'altro la soffiatura, la lavorazione a lume, la murrina e l'incisione.

L'artigianato del tessuto

L'arte del tessuto ha radici antiche che risalgono al periodo bizantino e ai primi scambi commerciali tra l'Oriente e l'Occidente.

La città di Venezia diventa presto un importante centro di produzione tessile, specializzandosi nella creazione di tessuti pregiati come il broccato e il velluto.

Durante il Rinascimento, questa forma d'arte raggiunse l'apice della sua popolarità, grazie alla grande richiesta di tessuti pregiati da parte della nobiltà europea. In particolare, il broccato e il velluto veneziani erano particolarmente amati per le loro decorazioni elaborate e le loro tonalità vivaci, che creavano un effetto straordinario sugli abiti e sui drappeggi. La loro produzione era particolarmente difficile e richiedeva molta abilità.

Il broccato, ad esempio, era realizzato con una base di seta o lana, intessuta con fili metallici di oro o argento, creando un effetto brillante e decorativo. Il velluto, invece, era realizzato attraverso un lungo processo di tessitura, taglio e rasatura della seta, creando una superficie morbida e vellutata.

Il processo di tintura era altrettanto importante, poiché i tessuti veneziani erano famosi per le loro tonalità vivaci e luminose.

Oggi, alcune piccole imprese artigianali continuano a mantenere vive le tecniche tradizionali creando tessuti pregiati per abiti, arredamento e accessori.

L'arte dei merletti, una delle forme più note di artigianato veneziano

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L'arte del merletto di Burano è un'antica tradizione artigianale che risale al XVI secolo.

Inizialmente questa forma d'arte si è sviluppata nelle case delle famiglie nobili, dove le donne realizzavano intricate decorazioni senza il supporto di alcuna tela.

Nel corso dei secoli, l'arte del merletto esce dai confini di Venezia e giunge anche all'estero, soprattutto in Francia, dove vengono chiamate numerose merlettaie a mostrare la propria maestria. La loro tecnica, infatti, è rimasta tuttora una delle più raffinate e complesse.

I merletti buranelli sono infatti noti per la loro trama delicata e le loro decorazioni intricate, che richiedono anni di pratica e abilità per produrre.

La maggior parte dei merletti di Burano viene ancora realizzata a mano, utilizzando fili di lino o cotone e un ferro speciale per creare la trama.

Se visiti l'isola, non mancare di entrare nei suoi negozi di merletti.

Le stampe veneziane

L'arte della stamperia a Venezia ha radici antiche che risalgono al XV secolo. Basti pensare che la città fu una delle prime in Europa ad adottare la stampa a caratteri mobili.

Nel 1469, il primo stampatore a Venezia, Johannes de Spira, stabilì la prima officina di stampa nella città lagunare.

Nel corso dei secoli, l'arte della stamperia si è evoluta, trasformandosi in una tecnica sempre più sofisticata e raffinata. I Maestri stampatori di Venezia hanno prodotto libri in una vasta gamma di lingue e argomenti, rendendo la città un importante centro culturale ed editoriale. Nel XVIII secolo, la stamperia veneziana si specializza anche nella produzione di stampe artistiche, incisioni e litografie, che diventano subito molto apprezzate in tutta Europa.

Oggi, l'arte della stamperia veneziana continua ad essere praticata da alcune piccole imprese artigianali che mantengono vive le tecniche tradizionali di stampa e incisione, conservando così una parte importante della storia culturale di Venezia.

Conosci altre forme di artigianato veneziano?